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Se non le avete mai assaggiate, le patate viola hanno un sapore davvero ottimo. Non solo, apportano anche tanti benefici all’organismo.
Avete mai assaggiato le patate viola? Se la risposta è negativa dovete assolutamente provarle. Oltre ad avere un ottimo sapore, vantano proprietà importanti. Sono vere e proprie alleate della salute e possono essere consumate anche dai celiaci: scopriamo gli usi e le controindicazioni.
Patate viola: proprietà e benefici
Le patate viola, anche se il loro colore può indurre a fare strani pensieri, non sono organismi geneticamente modificati. Si tratta, infatti, di tuberi originari del Sud America e oggi disponibili in tutto il mondo. La forma è la stessa delle colleghe a pasta gialla, ma la buccia è un tantino più dura, motivo per cui si possono mangiare soltanto private della stessa. Inoltre, sono anche leggermente più piccole e farinose.
Ricche di antocianine, motivo per cui sono di colore viola, questa varietà di patate vanta proprietà importanti. Innanzitutto, sono potenti antiossidanti e aiutano a mantenere un buono stato di salute generale. Grazie ai minerali, specialmente il potassio, rappresentano un grande aiuto per i muscoli e il cuore. Come se non bastasse, apportano benefici agli occhi e all’intestino e aiutano a prevenire tumori, radicali liberi, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, osteoporosi e diabete.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, 100 grammi di patate viola apportano 85 Kcal, di cui: 2.1 gr di proteine, 1 gr di lipidi e 17,9 gr di glucidi. Il sapore è simile a quello delle castagne o delle nocciole, ma sono molto più digeribili.
Usi e controindicazioni
Le patate viola possono essere utilizzate allo stesso modo delle colleghe a pasta gialla. Si deve avere solo un accorgimento in più per quel che riguarda la cottura. Evitate quella a vapore perché se non cotte bene hanno un sapore sgradevole e possono fare male e abolite le alte temperature, visto che distruggono la maggior parte delle sostanze salutari. Sul versante delle controindicazioni, se consumate senza eccedere con le quantità, non ci sono particolari effetti collaterali da segnalare. Ultima chicca: non contengono glutine, per cui possono essere tranquillamente inserite nella dieta di chi soffre di celiachia.
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